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Conviene ancora investire in Cina?

Conviene ancora investire in Cina?

Questa mattina Hong Kong e Shanghai hanno lasciato sul terreno quasi il 4% complessivamente, dopo le ultime notizie sulle decisioni del governo cinese, che potrebbero limitare gli investimenti esteri in alcuni settori. Pechino ha vietato l’insegnamento a scopo di lucro nelle materie scolastiche di base e ha annunciato che tutte le istituzioni che offrono tutoring sul curriculum scolastico saranno registrate come organizzazioni senza fine di lucro e non saranno concesse nuove licenze. In questo modo ha sostanzialmente limitato gli investimenti stranieri nel settore. La motivazione di fondo è quella di ridurre l’onere finanziario per le famiglie, ma questa azione  ha notevolmente inasprito il sentiment degli investitori. L’indice cinese è in negativo da inizio anno, aggiornando le perdite complessive per gli investitori che hanno investito da poco in Cina.

Conviene ancora investire in Cina?

Partiamo dal presupposto che l’Asia e la Cina vantano le migliori prospettive di crescita future e bisogna averle assolutamente in portafoglio. La Cina è sempre stato un mercato complesso, la cui economia è fortemente influenzata dalle decisioni governative ed è molto lontana dai sistemi liberali di mercato a cui siamo abituati.  Le vicende Alibaba e Jac Ma dovrebbero farci capire come l’andamento dei profitti aziendali in Cina sia sempre influenzato dal governo e questo mette sempre “in ansia” gli investitori esteri. Si creano momenti di forte volatilità al ribasso (fughe di capitali esteri) o al rialzo (imponenti flussi in entrata di capitali esteri).

Che impatto hanno le decisioni governative degli ultimi mesi?

Settore dell’istruzione

L’impatto economico e finanziario diretto sull’intera economia di queste nuove normative sul settore dell’istruzione è estremamente ridotto. Ci sono diverse società di tutoraggio cinesi quotate nella Cina continentale, a Hong Kong o negli Stati Uniti; la dimensione complessiva di queste società rappresenta solo una piccolissima parte degli indici.

Settore Internet

Sebbene vi siano ancora alcune questioni irrisolte relative alle indagini anti-monopolio delle piattaforme Internet, il caso-scuola di Alibaba, di qualche mese fa, ha dimostrato che il timore di una grave crisi di queste società è totalmente ingiustificato. La principale forma di repressione prende la forma di sanzioni / multe limitate per legge al 4% dei ricavi o a requisiti per modificare le pratiche commerciali per prevenire comportamenti monopolistici.

Settore Immobiliare

La repressione del settore immobiliare ha lo scopo di ridurre l’indebitamento del Paese e di prevenire rischi sistemici per l’economia. Le restrizioni ai prestiti dei developer immobiliari sono giustificate, in quanto queste aziende hanno dimensioni tali da poter creare potenziali rischi sistemici al sistema finanziario. La chiave è prevenire ciò che è successo con un mercato immobiliare fuori controllo (come quello degli Stati Uniti nel 2008 che ha portato ad una massiccia crisi finanziaria).

Cosa attendersi nei prossimi mesi?

Il mercato cinese da sempre è stato caratterizzato da forti rialzi e forti ribassi. L’intervento governativo crea un panico immediato ed improvviso nel momento in cui vengono introdotte nuove misure di contenimento o restrizioni, ma nel tempo il mercato si stabilizza e riprende la sua corsa. L’intervento statale crea timori negli investitori occidentali, abituati al libero mercato, ma è funzionale ad evitare bolle e crisi finanziarie in un paese di dimensioni così importanti da un punto di vista economico e demografico.

Anche questa volta il recente ribasso (sell-off ) è ingiustificato e non corrisponde ai solidi fondamentali sia dell’economia che delle imprese cinesi.

 

 

 

Scopri la migliore strategia per investire sui Mercati Emergenti

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I Mercati Emergenti come Nuove Soluzioni d’Investimento

Mercati Emergenti si configurano come nuove forme di investimento nel nuovo scenario di mercato in cui ci troviamo.

Abbiamo visto insieme i vantaggi di investire:

  • sull’oro, che rappresenta una forma di investimento vantaggioso e viene ricercato da parte degli investitori quale bene rifugio più adatto a conservare il proprio valore nel tempo contro la svalutazione monetaria;

Leggi l’articolo “FARE UN INVESTIMENTO SICURO: L’ORO È ANCORA UNA SCELTA VANTAGGIOSA?

  • sui fondi PIR, che si configurano come strumenti di investimento di lungo-medio periodo utili per far crescere l’economia italiana veicolando i risparmi delle famiglie italiane verso le PMI.

Leggi l’articolo “COME INVESTIRE SICURO? 3 SUGGERIMENTI PER INVESTIRE SUI FONDI PIR

In questo articolo entriamo più in dettaglio sui Mercati Emergenti come nuove proposte del mercato finanziario.

Cosa sono i Mercati Emergenti?

Con il termine Mercati Emergenti si fa riferimento a tutte quelle economie mondiali non ancora sviluppate e che hanno grandi potenzialità di crescita nel breve periodo. Paesi come l’America Latina, l’India, le Filippine o ancora il Brasile attirano molto l’attenzione degli investitori.

Ciò accade perché l’economica di questi Paesi si sta sviluppando, dopo anni passati ad inseguire i Paesi più sviluppati. I fattori di crescita determinano un momento florido per il mercato ed il rafforzamento della valuta.

Accade infatti che le valute emergenti si stanno rinforzando grazie al miglioramento dei prezzi delle materie prime di cui molte economie in via di sviluppo sono grandi esportatrici.

Questi elementi risultano quindi interessanti agli occhi degli investitori che cercano rendimenti nei Mercati Emergenti.

Secondo recenti ricerche, questi sono i mercati in via di sviluppo in cui conviene maggiormente investire:

  1. AMERICA LATINA: ha visto un miglioramento della crescita economica in un contesto di stabilizzazione dei prezzi delle materie prime. In particolare, attira l’attenzione l’Argentina. Un Paese che, grazie alle strategie adottate dal Governo, è riuscito a superare la fase più critica di contrazione economica grazie ad una accelerazione delle esportazioni.
  2. RUSSIA: grazie ad una politica interna stabile ed ai dati positivi legati alle esportazioni ed ai tassi, la Russia sta superando la fase di recessione.
  3. INDONESIA: nel 2016, l’economia del Paese è cresciuta del 5% sostenuta dai consumi privati e dagli investimenti pubblici.

Investire sui Mercati Emergenti | Vantaggi

Mercati Emergenti risultano interessanti per due principali motivi:

  1. il tasso di sviluppo economico è mediamente più alto di quello dei paesi occidentali;
  2. le finanze pubbliche sono sotto controllo e non presentano particolari criticità.

Ecco perché gli esperti ritengono che investire sui Mercati Emergenti, in un’ottica di medio-lungo periodo, possa creare un vantaggio finanziario

Confrontati con il mercato americano, il trend positivo dei Mercati Emergenti sembra infatti già essere iniziato. Da inizio 2016 ad oggi, il mercato americano è salito del 30%, mentre i Mercati Emergenti sono saliti del 40%.

E’ proprio in funzione di questo trend positivo (che sembra destinato a continuare ad aumentare da qui al 2020), che questo sembra proprio essere il momento giusto per investire su questi mercati.

Investire sui Mercati Emergenti | Rischi

Chiaramente, investire sui Mercati Emergenti può generare volatilità al portafoglio.

Vediamo perché.

I fattori che influiscono sulla crescita di un Paese sono molti e avvenimenti interni, sia politici che economici, possono portare ad una drastica caduta delle quotazioni.

Questo significa tenere a mente che i Mercati Emergenti hanno comunque un alto tasso di rischio. Ogni minimo cambiamento può comportare pesanti variazioni sul mercato.

Qual’è quindi la migliore strategia finanziaria da adottare?

Mercati Emergenti offrono buone opportunità di investimenti sicuri e redditizi.

Infatti, se l’investimento è fatto bene e con le probabilità a favore, anche i rendimenti possono essere molto interessanti.

Il segreto sta nell’implementare una corretta strategia.

Ecco il mio consiglio: per investire sui Mercati Emergenti bisogna diversificare il proprio portafoglio. Questo significa non investire in un solo Paese. Ma soprattutto non rischiare quantità enormi di capitale su di uno stesso Paese.

Anche in questa circostanza, l’investimento va predisposto sulla base di scelte ponderate che tengano in considerazione le reali necessità e possibilità dell’investitore. Può quindi risultare utile appoggiarsi ad un consulente finanziario di fiducia con cui valutare tutte le opportunità.

Contattami per una consulenza personalizzata.

Daniela Garoia – Consulente finanziario