
Tokyo ai massimi storici: la vittoria di Takaichi riaccende la “marea silenziosa” del carry trade globale
La Borsa di Tokyo ha toccato un nuovo record storico, spinta dall’ottimismo seguito all’elezione di Sanae Takaichi come nuova leader del Partito Liberal Democratico, destinata a diventare la prossima premier del Giappone.
Il Nikkei ha superato quota 48.000 punti, segno di fiducia verso la continuità delle politiche economiche espansive e di un approccio pragmatico ai mercati finanziari.
Ma dietro questo rally, c’è un fenomeno che da anni lavora sotto la superficie: il carry trade, quella “marea silenziosa” che muove i flussi di capitale mondiali in base ai tassi d’interesse e alla forza delle valute, a partire dallo yen giapponese.
Il ritorno della marea silenziosa: cos’è il carry trade?
Il carry trade è una strategia finanziaria che consiste nel prendere a prestito denaro in una valuta a basso tasso d’interesse (come lo yen giapponese) per investirlo in un’altra valuta o mercato con rendimenti più elevati.
La differenza tra i tassi genera il profitto, a patto che il cambio non si muova in modo sfavorevole.
Per anni, lo yen è stato la valuta ideale per queste operazioni: tassi bassissimi, moneta stabile e grande liquidità.
Oggi, con la prospettiva che il governo Takaichi mantenga una politica monetaria accomodante, gli operatori globali tornano a guardare al Giappone come punto di partenza per nuove ondate di carry trade.
Come una marea silenziosa, questi flussi si muovono senza rumore: avanzano nei momenti di fiducia e si ritirano quando cresce l’avversione al rischio.
Il rally della Borsa di Tokyo è solo la parte visibile di una corrente più profonda che si rimette in moto.

Dallo yen ai mercati globali: effetti di un movimento invisibile
Quando il carry trade si riattiva, i suoi effetti si propagano in tutto il mondo:
- Gli investitori prendono in prestito yen giapponesi per investirli in asset più redditizi, alimentando i rally azionari e obbligazionari globali.
- Lo yen tende a indebolirsi, sostenendo le esportazioni giapponesi e l’attività delle multinazionali nipponiche.
- La maggiore liquidità globale stimola i mercati emergenti, ma aumenta anche la loro vulnerabilità a improvvisi cambi di rotta.
Finché la marea sale, tutto galleggia: i mercati prosperano e la liquidità abbonda. Ma quando si ritira — per un cambio di tassi o un rafforzamento improvviso dello yen — emergono fragilità e volatilità inattese.
Il ruolo del Giappone nell’equilibrio dei mercati globali
Con Sanae Takaichi al potere, il Giappone entra in una fase di stabilità politica e continuità economica.
La premier designata ha già lasciato intendere di non voler modificare la linea della Bank of Japan, che da anni sostiene la crescita con tassi bassi e acquisti di titoli.
Questo significa che lo yen giapponese rimarrà una valuta di finanziamento globale, mantenendo viva la marea del carry trade.
Una scelta che rafforza la competitività del Giappone ma che, al tempo stesso, può innescare onde di instabilità in altri mercati.
Conclusione: sotto la superficie del rally di Tokyo
Il record della Borsa di Tokyo e l’elezione di Sanae Takaichi non sono solo una notizia di giornata, ma un segnale profondo: la marea silenziosa del carry trade sta tornando a muovere la finanza globale.
Per chi investe, comprenderne i meccanismi è fondamentale per anticipare i flussi di capitale, proteggere il patrimonio e cogliere le opportunità che emergono quando la marea sale.