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Si torna a parlare di spread…Cos’è? Perche’ sta aumentando?

Si torna a parlare di spread…Cos’è? Perche’ sta aumentando?

Cos’è lo spread?

Lo spread è in crescita da qualche mese, anche se rimane comunque molto al di sotto dei livelli più alti del passato.

Il 28 settembre lo spread ha toccato quota 200. Ma cos’è lo spread e perché è comunemente utilizzato dagli addetti ai lavori per valutare lo stato di salute delle economie nazionali?

In inglese la parola “spread” ha vari significati. Nel linguaggio finanziario, essa indica la differenza tra due grandezze economiche. Quando se ne parla relativamente ai titoli di Stato, in Europa, si tende solitamente a prendere come punto di riferimento per il calcolo del differenziale il valore di quelli tedeschi. Questo perché la Germania, oltre a essere storicamente il paese più ricco del continente è anche considerato dai mercati come il più affidabile. Se infatti, ad esempio, confrontiamo due obbligazioni con le stesse caratteristiche (scadenza, tipo tasso, valuta, ecc.) ma emesse da due soggetti diversi, lo spread rispecchia la diversa capacità dei due emittenti di rimborsare i soldi presi in prestito. Più è alto lo spread, più il titolo italiano, nel nostro caso, è considerato rischioso rispetto a quello tedesco. Lo spread è quindi una misura di quanto gli investitori percepiscano lo Stato italiano più a rischio della Germania nella capacità di rimborsare il prestito.

Perché lo spread aumenta ora?

L’aumento dei tassi che ha riportato i rendimenti al 4,50%, ha reso nuovamente appetibili i titoli di stato per gli investitori, dopo anni di tassi a zero, ma rappresenta un costo enorme per le casse dello stato. Il Tesoro a fine 2023 avrà emesso oltre 300 miliardi di nuovi titoli a tassi di interesse molto più alti rispetto al recente passato. Mentre cresce l’interesse per la prossima emissione del Btp Valore, in collocamento proprio in questi giorni collocato tra il 2 e il 6 ottobre, il governo è alla ricerca di soldi per la manovra. Il costo del debito rappresenta un ulteriore ostacolo al reperimento delle risorse finanziarie. Nel contesto attuale in cui le banche centrali manterranno tassi elevati a lungo e con l’inflazione da tenere a bada, il debito pubblico di tutti gli stati sta soffrendo. A questi fattori, per l’Italia, si aggiungono il deficit dovuto al superbonus e le preoccupazioni circa la nostra capacità di realizzare tutti gli investimenti previsti dal piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). Questo crea tensioni e timori sulle finanze pubbliche e fa aumentare lo spread.

Quale effetto può avere sulle tue scelte finanziarie un aumento dello spread?

Se hai già investito i tuoi risparmi in titoli di Stato, all’aumento dello spread corrisponde generalmente una diminuzione del valore dei tuoi titoli (quando salgono i tassi diminuiscono i prezzi dei titoli già emessi).

Se invece stai valutando di acquistare un titolo di Stato, potresti ottenere un rendimento più alto di prima, ma è importante capire quali siano i maggiori rischi che stanno provocando l’aumento dello spread.

Questi alcuni suggerimenti per gestire i tuoi investimenti, alla luce dei cambiamenti in atto nell’economia mondiale.

Per ricevere un servizio di consulenza finanziaria personalizzata, ecco i miei contatti.

Daniela Garoia – Consulente finanziario  

Recovery fund: “istruzioni per l’uso”.

Recovery fund: “istruzioni per l’uso”.

Il Consiglio europeo ha approvato un pacchetto di aiuti per stimolare l’economia dell’Europa e per affrontare la crisi economica da covid: il famoso Recovery Fund. Da dove proviene questo denaro? Come viene suddiviso tra i vari paesi membri? Quali sono le istruzioni per l’uso del Recovery Fund?

Cosa è il Recovery Fund?

Il Recovery Fund, o Next generation EU, è un nuovo strumento europeo per la ripresa approvato dal Consiglio europeo straordinario del 21 luglio. I Capi di Stato e di governo europei hanno previsto di incrementare il bilancio su base temporanea tramite nuovi finanziamenti raccolti sui mercati finanziari per un ammontare pari a 750 miliardi di euro. Una parte dei 750 miliardi previsti (ossia 390 miliardi di euro) saranno erogati sotto forma di sovvenzioni, che non dovranno essere restituiti dai paesi beneficiari. La parte rimanente, quindi 360 miliardi, saranno distribuiti sotto forma di prestiti, quindi dovranno essere restituiti.

Senza dubbio il Recovery Fund introduce un’importante novità nell’universo europeo. Per la prima volta è stata prevista una condivisione del debito. Per la prima volta la Commissione europea potrà emettere dei titoli comuni che non andranno ad incidere negativamente sugli spread dei singoli stati.

Qual è il budget del Recovery Fund destinato all’Italia?

All’Italia, paese più colpito dal covid, è riservata la parte più cospicua dei finanziamenti, in totale 209 miliardi di euro.

Pochi giorni fa la Commissione europea ha pubblicato le ‘istruzioni per l’uso’ del ‘Recovery Fund’.

Prima regola: i soldi non devono essere usati per un taglio generalizzato delle tasse! L’ipotesi di utilizzare i fondi del Recovery Fund per il taglio delle tasse, come è stato detto da alcune parti politiche non sarebbe un’utilizzo efficace di queste risorse.

La Commissione accetterebbe i progetti di riduzione fiscale solo se finalizzati a incentivare gli investimenti green, sul digitale o comunque in linea con le raccomandazioni elaborate per ogni Stato membro e con le istruzioni d’uso del recovery fund.

Quali sono i settori strategici per lo sviluppo economico in Italia?

Le raccomandazioni della Commissione europea per dare slancio all’economia italiana sono: riforma ed efficientamento della pubblica amministrazione, della giustizia e dell’occupazione.

L’Italia deve riprendere a crescere, perché già prima della crisi sanitaria non cresceva. Servono misure dichiaratamente più espansive, ossia investimenti pubblici. Questi alimentano subito la domanda e lasciano qualcosa alle future generazioni. Attuando azioni espansive lo stato trasferirebbe ricchezza alle famiglie e alle imprese, perciò sarebbe cruciale implementare un programma di investimenti pubblici in infrastrutture per dare slancio all’economia. Meno efficace per la ripresa sarebbe un taglio delle tasse, perché si correrebbe il rischio che, pur spendendo molto, queste risorse alimentino più il risparmio che la domanda, sia per le famiglie, sia per le imprese.

Quali sono le “istruzioni per l’uso” del Recovery Fund?

Ecco le sette indicazioni del manuale d’uso diffuso qualche giorno fa:

  1. introduzione di tecnologie pulite e accelerazione dello sviluppo e dell’uso delle energie rinnovabili;
  2. miglioramento dell’efficienza energetica di edifici pubblici e privati;
  3. promozione di tecnologie pulite per accelerare l’uso di trasporti, stazioni di ricarica e rifornimento sostenibili, accessibili e l’estensione del trasporto pubblico;
  4.  rapido lancio di servizi a banda larga rapidi in tutte le regioni e le famiglie, comprese le reti in fibra e 5G;
  5. digitalizzazione della pubblica amministrazione e dei servizi, compresi i sistemi giudiziario e sanitario;
  6. aumento delle capacita’ del data cloud industriale europeo e lo sviluppo dei processori piu’ potenti, all’avanguardia e sostenibili;
  7. adattamento dei sistemi educativi per supportare le competenze digitali e la formazione educativa e professionale per tutte le età.