Il taglio dei tassi in America è alle porte: dove possiamo investire?

Il taglio dei tassi in America è alle porte: dove possiamo investire?

Il taglio dei tassi: le implicazioni economiche e di investimento

La guerra dei dazi tra Stati Uniti e Cina crea incertezza sul commercio e pesa sulla crescita globale, assieme alla Brexit e al limite del debito federale americano che, ancora, non è stato fissato.

Powell, presidente della Federal Reserve, ha evidenziato i rischi e le incertezze che pesano sulle previsioni di crescita per gli Stati Uniti. Le conseguenze della trade war tra USA e Cina, infatti, hanno già penalizzato gli investimenti delle aziende, che risultano notevolmente rallentati.

Tale incertezza sul commercio ha avuto una tale ripercussione sulle maggiori economie mondiali da aver già causato un rallentamento della crescita. Questo potrebbe influire anche sull’economia americana aprendo le porte all’atteso taglio dei tassi.

L’atteggiamento della banca centrale americana

Davanti alla possibilità di un intervento espansivo, la banca centrale americana ha mostrato atteggiamenti contrastanti negli ultimi mesi:

A dicembre la Fed parlava di due rialzi dei tassi possibili nel 2019.

A gennaio si era passati a zero rialzi e tassi fermi per tutto l’anno.

Ora, Powell si prepara a tagliare i tassi e ad attuare “politiche appropriate” per sostenere l’economia della prima potenza mondiale.

Dalla riunione della Fed di maggio, al termine di un mese terribile per le borse con l’aumento dei dazi alla Cina e lo stop ai negoziati, è emerso come all’interno della Fed si sia “rafforzata la posizione per una politica monetaria più accomodante”. Segnale chiaro sul fatto che la banca centrale statunitense possa procedere ad un taglio dei tassi di interesse nella riunione di fine luglio.

Una possibilità che la maggior parte degli analisti a Wall Street quota al 100% e che da tempo è voluta dalla Casa Bianca.

 

Ma quali sono le ripercussioni in Europa?

L’attuale scenario dei mercati, quindi, fa presagire fino a tre tagli dei tassi da parte della Fed per il 2019, il dubbio è solo relativo all’entità del taglio: 0,25% a luglio o 0,50%?

L’analisi in Europa risulta molto complessa, perchè si è verificata una situazione senza precedenti. I tassi europei, infatti, sono ai minimi storici e appare ormai evidente che la BCE abbasserà il tasso sui depositi nei prossimi mesi.
Il taglio dovrà essere accompagnato da misure volte a limitare l’impatto dei tassi negativi sul settore bancario.

Alla luce di ciò, sembra probabile che i tassi dei paesi dell’Eurozona diminuiranno ulteriormente anche se, come negli Stati Uniti, i livelli attuali scontano già gran parte delle future decisioni in campo monetario.

 

Come modificare il proprio portafoglio di investimenti?

Dato l’attuale scenario economico e le ripercussioni sull’Europa, dove possiamo investire?

Obbligazioni e titoli di stato dell’Europa periferica e dei paesi emergenti, e puntando in ambito azionario sui cosiddetti megatrend!

 

Dove investire?

In un portafoglio i titoli di Stato dei paesi “core” hanno ancora del potenziale.

In un’ottica di diversificazione, si suggerisce di investire sull’Europa periferica(l’Italia in particolare) che mantiene un potenziale di riduzione dello spread (rispetto ai tassi “core”) ed alle obbligazioni dei paesi emergenti (il cui carry rimane positivo) che dovrebbero beneficiare dei tagli dei tassi della Fed e della BCE, nonché di un probabile deprezzamento del dollaro.

A soffrire maggiormente, secondo molti analisti, sarà la valuta Usa. A causa della politica accomodante della Fed, infatti, ci si aspetta che il dollaro tenda a deprezzarsi, con la possibilità di arrivare a 1,20 per il cambio eurodollaro entro fine anno.

Per gli stessi motivi, al contrario, si dimostra positivo l’andamento dell’oro, dei Treasuries e delle obbligazioni dei Paesi Emergenti, che iniziano a scontare il primo taglio dei tassi del 2019.

 

Su quali settori?

Puntare sui megatrend, quelle macro-tendenze che hanno un forte impatto su come evolvono società, economia, cultura e business, in quanto motori del cambiamento e dell’innovazione.

In particolare, fra questi emergono titoli legati a:

Intelligenza Artificiale e implementazione del software;

– virtualizzazione dei dati sul cloud e la cybersecurity;

multinazionali del consumo, come Amazon, che racchiude in sé anche il macrotrend del commercio online;

Accanto a questi, viene confermata l’allocazione in portafoglio dei titoli meno esposti al ciclo come quelli del settore sanitario e farmaceutico.

 

E in Italia…

Dopo una eventuale mossa della Fed non è sbagliato ipotizzare un’analoga decisione da parte della BCE.

Ma quali potrebbero essere i risultati sul territorio italiano?

L’Italia, con il settore lusso (ad esempio Salvatore Ferragamo e Moncler) potrebbe vedere uno slancio.

Lo stesso si può dire anche per il settore energetico, come Saipem o Eni, molto esposti sul settore internazionale.

 

Questi alcuni suggerimenti per rendere sicuri i propri investimenti, alla luce dei cambiamenti in atto nell’economia mondiale.

 

 

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Daniela Garoia – Consulente finanziario

 

 

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